domenica 7 settembre 2008

Avvisaglie

primavera 2006

La prima volta che sono entrata in casa di Paolo Ciabini ho pensato “No ragazza, quest’uomo NO!”
Il pavimento si nasconde timoroso sotto i carter di qualche motore appartenuto a virtuosi Morini o bellicosi Superalce. Pile di disegni tecnici di impianti elettrici delle sopracitate motociclette sostituiscono i cuscini delle poltrone, mentre altri disegni con modifiche apportate ad alberi motore di qualche Settebello vestono a mò di tovaglia la tavola da pranzo, apparecchiata a sua volta con dischi frizione e in attesa che qualche amico appassionato si unisca alla mensa dissertando sulla nitrurazione ionica degli alberi a camme. Nelle mensole soprammobili di ogni genere purchè appartenenti al mondo della meccanica: preziosi oggetti in metalli pregiati, valvole dalle curve sinuose in neodmunic, spilli per carburatori vanitosi, molle di ogni tipo sembrano riccioli capricciosi come i motori che le ospiteranno, e poi titanici ingranaggi in titanio, paradossalmente leggeri quanto ingombranti. Ma non finisce qui… Nel giardino che circonda la casa, un cambio appartenuto ad un furgone usato per l’assistenza a qualche rievocazione storica motociclistica, sembra stato partorito lì dopo chilometri e chilometri di gestazione lungo lo stivale percorrendo i passi meta di ogni appassionato di motori. Due telai di vecchi Morini appisolati all’ombra, vicino al garage un “mezzo” Superalce felice di essersi avvicinato tanto alla “sala operatoria” Poi lui mi dice: “Guarda lì……c’è una covata”, colpita da questa inattesa sensibilità verso il ciclo della vita abbasso gli occhi in cerca di cuccioli, ma mi sbaglio: sono magneti, tanti magneti…. A gruppetti cinque di qua, sette di là, magneti in attesa della revisione, magneti da restaurare con le loro bobine da riavvolgere a regola d’arte, magneti già pronti e impettiti che attendono di fare il loro dovere in qualche Bugatti. Per concludere, lo scenario è stupefacente e ad una appassionata come me, che annovera solo un corpo carburatori esposto in salotto, gli occhi brillano di commozione vedendo queste entità d’epoca abitare insieme a lui, tanto da non avere dubbi ad affidare alle sue mani sapienti quel gioiello a due o quattro ruote che non faresti sfiorare neppure dal vento per la paura di rovinarlo, però….dagli pure la tua moto ma non sognarti di dargli la tua mano se hai un debole per il focolare domestico!

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